mercoledì 31 agosto 2011

Orizzonti digitali.


Si può dire tutto di Roberto Recchioni ma alle volte stimola discussioni interessanti. In questo post mostra l'ultima novità della Wacom, una penna che permette di traslare il disegno manuale in digitale senza l'utilizzo dello scanner e mantenendo l'originale.
Io come al solito sono intervenuto tramite facebook sullo spazio di Roberto con una frase provocatoria "bello questo scanner" in realtà l'obbiettivo discutere e riflettere sulla "moda del digitale".
Nel 1998 ho utilizzato per la prima volta il digitale per realizzare dei bozzetti di scenografia, un vecchio Photoshop che presentava la separazione dei gradienti di colore, nel 2002 realizzavo il mio cartone animato con la prima versione flash poi riversata su vhs, sembrano passati secoli ma nell'arco di 15 anni il digitale si è affermato ottenendo dei risultati strabilianti.
In quegli anni vedevo il digitale come mezzo sperimentale, nuove possibilità tecniche e lo era, tanto che nel mio corso risultavo essere l'unico ad essersi accorto di questa evoluzione.
Grazie a tavolette Wacom (Cintiq) e software come quelli Adobe il digitale ha esponenzialmente ampliato le possibiltà di utilizzo.

Avendo contratto il verme del dubbio, quello che si stanzia nel cervello, ho sempre il vizio di osservare quale sia la tendenza del momento e quale strada stiamo intraprendendo.

I miei Dubbi.

Il digitale agevola il lavoro grafico ma ho idea che limiti la crescita tecnica e le potenzialità artistiche e ad un certo modo tenda ad omologare i risultati.

Il digitale permette una notevole velocità d'esecuzione e una grossa facilità di comunicazione tra l'autore dell'opera e il committente, questo con un notevole risparmio economico per le aziende e un maggiore guadagno per chi l'opera la produce.
I tempi sempre più stretti però tendono a limitare la ricerca e l'utilizzo di tecniche alternative, chi si sporcherà più le mani con colle viniliche, acrilici, areografo e quant'altro se per realizzare un'opera simile occorrono dei giorni?

Altro dubbio.

Il ricalco delle foto è un'azione semplicissima con la tavoletta, molti esordienti per risparmiare tempo saltano le basi del disegno per cercare di lavorare il prima possibile, alcuni non si limitano solo alle foto ma utilizzano anche disegni altrui. Qualcuno può obbiettare che non sia un problema, se non fosse che alcuni disegnatori professionisti lavorano con il ricalco, in parte a causa dei tempi sempre più stretti ed in parte perchè la strada in discesa piace a tutti.

Altro elemento che limita il digitale è l'errore, ricordo che la prima cosa che viene insegnata nelle scuole di disegno è di non utilizzare la gomma, questo per mantenere l'immediatezza del segno e per acquisire sicurezza.
L'errore è anche alla base della crescita di un autore, il digitale invece permette di tornare indietro sui propri sbagli, questo implica una maggiore insicurezza nel segno. Avete mai provato a vedere i disegni dal vivo di un disegnatore che lavora esclusivamente in digitale? Io ne ho visto uno, anche molto quotato, disegnare delle emerite ciofeche.

Non sono contro il digitale, lo utilizzo e mi piace parecchio per le potenzialità che ha, lo ribadisco perchè si tende etichettare spesso delle fazioni in discorsi di questo tipo.

Quello che vedo nel utilizzo spasmodico del digitale è una sorta di tendenza modaiola, spesso una scorciatoia, insomma se non riesco ad azzeccare un'anatomia o un viso in stile realistico tanto vale che invece di mettermi sotto ed imparare compro una tavoletta e decalco foto, un pò di colore due luci e il gioco è fatto.
Ho idea che il futuro sarà il riutilizzo delle tecniche tradizionali, siamo sinceri se affianchiamo tante tavole digitale ed una ad acquarello secondo voi quale ci cattura di più?
Senza contare l'importanza di un disegno originale e della sua matericità.

Magari ci rifletto ancora e ne riparlerò più in là, attendendo come già ha annunciato le riflessioni di Roberto Recchioni sul suo blog.


venerdì 26 agosto 2011

Ritorno dalle vacanze.

Vacanza breve ma intensa, alcune foto per far soffrire chi è rimasto a casa.

VILLASIMIUS



LE SALINE DEL POETTO



NORA





PORTO DI CAGLIARI



Ricordi...Liceo artistico PIAZZA DETTORI CAGLIARI



Ma un fumettista non smette mai di lavorare, nemmeno in vacanza!




Ci si vede a Narnia fumetto!!!

mercoledì 17 agosto 2011

Parto in Vacanza sperando che al ritorno il mondo cambi.

Finalmente stacco, ma poi come sempre mi porto il lavoro dietro, di buono è che lo farò al mare. Vorrei fare tante cose ma il tempo funziona in maniera strana, quando sei giovane ne trovi quando ne vuoi ma quando cominci a crescere, potresti dedicarti completamente alle tue cose si riduce esponenzialmente e ti ritrovi a correre senza riuscire a recuperare quello che servirebbe

Per chi ci sarà mi troverete a Narni per Narnia Fumetto.



Naturalmente insieme a Marco Santucci ed Alessandro Bocci con l'immancabile Artists Alley.


Ci sentiamo presto e se riesco posto qualche immagine vacanziera e altre cialtronaggini.

Per chi si domandasse...Dampyr è al traguardo manca poco poi vi farò sapere quando è prevista l'uscita.


venerdì 5 agosto 2011

CONSIGLI PER LE VACANZE!




Molti sono gia in spiaggia a godersi il sole, altri preparano i bagagli, qualcuno lavora ancora e qualcun'altro non fa niente di queste cose perchè il lavoro non lo ha più.

Mentre la nostra inetta ed incapace classe dirigente ci porta al collasso, mi prendo la libertà di consigliarvi una lettura estiva.

Faccio una premessa, conosco l'autore, stimo il suo lavoro a tal punto che per lavorarci insieme ho insistito per quattro anni.

Il libro in questione è questo:

http://www.fumetto-online.it/ew/ew_albi/images/MONDADORI%20EDITORE/TEX_ROMANZO001.jpg

Ne ho gia accennato tempo fa, ma sento di consigliarlo per chi si pone sempre domande sul perchè del successo di Tex e sul perchè malgrado tutti questi anni sia sempre sulla cresta dell'onda.
In un paese esterofilo come l'Italia Tex non fa figo come Batman, Spider Man o Super Man.
Chiedo ai detrattori del Ranger nostrano ma davvero Tex è più ridicolo di un uomo in calzamaglia blu e rossa che vola e che per nascondere la sua identità mette un paio di occhiali?

Perchè consiglio di leggerlo?
Primo perchè l'ha scritto Mauro Boselli, non lo dico perchè ci lavoro, ma è un grande autore di fumetti e con questo libro dimostra anche di esserlo nei romanzi.

Secondo perchè è davvero il romanzo della vita di Tex, per chi lo conosce solo superficialmente avrà modo di riscoprire un personaggio epico di gran spessore, dal passato sofferto e dal carattere duro e puro.

Terzo per comprendere che Tex è un personaggio che puo dire ancora molto e Mauro Boselli lo sta dimostrando e poi non indossa una ridicola calzamaglia.

Infine mi pavoneggio di avere una copia autografata da Mauro, se ho deciso di disegnare Dampyr è stato soltanto per il suo modo di scrivere.



Per finire posto l'illustrazione che troverete a Narnia fumetto Mostra che si tiene a Narni dal 2 al 4 settembre.
Sarò presente venerdì 2 alle 17 con una stampa gratuita presso lo stand della Sergio Bonelli e il resto del tempo allo stand Artists Alley in compagnia di Marco Santucci e Alessandro Bocci. Avrete modo di vedere oltre a tavole originali, illustrazioni, stampe anche gli originali di questi disegni realizzati per l'occasione.

Stampa.


Matita

Originale


A presto e mi raccomando Buone Vacanze.

Avete scoperto dove andrò?