mercoledì 10 marzo 2010

Sembra di vivere ai confini della realtà.

Vengo criticato perchè mi interesso di politica quando, secondo alcuni, dovrei parlare solo di lavoro. In quest'italietta di calcio e isola dei rognosi pensare è cosa sgradita.

Non è questione di destra e sinistra, non si sta tifando per una squadra di calcio, se proprio non avete voglia di pensare e dedicarvi alla società in cui vivete pensate almeno ai vostri figli, nipoti, amici e parenti perchè la situazione è davvero critica.
La politica riguarda tutti, la nostra vita è politica non possiamo evitare di interessarcene a meno di fare gli eremiti, vivendo in una società dobbiamo assumerci delle responsabilità.
Se ora avete dei privilegi è perchè qualcuno li ha conquistati per voi, ora è il momento di difendere quei diritti, quella democrazia e quell'onestà che ci è stata tramandata.
Se fate gli egoisti ora siate sicuri che pagheremo le conseguenze in futuro.
I cassintegrati, i disoccupati, i poveri e tutti quelli che vedete ogni giorno accanto a voi fanno parte della vostra vita non sono oggetti inanimati.
Un giorno potreste far parte di coloro a cui nessuno si interessa e vedremo se sarete positivisti come richiesto da questa casta che ci governa.


Non esiste nessuno che risolve i problemi al posto vostro, nascondersi non fa che accelerare questo crollo sociale.
Basta guardare ai fatti per rendersi conto di essere di fronte allo sfascio di un sistema, tra l'altro abbiamo esempi come la Grecia che ci avvisano su quali pericoli ci attendono se non facciamo sentire il nostro dissenso.

C'era una volta l'italia degli italioti, tutti erano buoni e si rubavano le molliche di pane a vicenda, ma un giorno...






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