lunedì 31 agosto 2009

Quando sei al mare...a volte capita che vengano a galla.

Il titolo del post è un passatempo per mostrare il fumetto di Ed, purtroppo lo capiranno sopratutto quelli che bazzicano il mondo del fumetto, la piccola cerchia di frequentatori delle fiere, insomma una minoranza della povera Italia.

Ed è un autore che si contraddistingue per aver fatto dell'autoproduzione la sua forza e la sua indipendenza. Ha creato dei personaggi che dialogano sulla società e sui problemi di tutti i giorni, una satira elegante e pungente.
I suoi lavori si possono trovare nel suo blog.

Per leggere il fumetto andate al blog...

Sto ancora ridendo, bravo ED!. Per leggerlo andare a questo link Ed-COMIC


giovedì 27 agosto 2009

La giustizia italiota.

In Italia la giustizia ha un prezzo ed una classe sociale. Mi è bastato vedere i vari Tg per capire come sia semplice riabilitare un reato come quello avvenuto per il Massacro del Circeo.
E' sempre stato uno studente meritevole, si è laureato in prigione e arriva da una famiglia per bene, insomma il figlio che ogni padre desidererebbe, poi chiunque può commettere degli errori, ma G.Guido si è pentito di aver ucciso e stuprato delle donne. Questo è un paese senza vergogna e dignità, corrotto e marcio dove il potere si permette l'impunità alla luce del sole.
Stiamo vivendo l'epoca più marcia e corrotta di questa nazione degradata. Un'Italia inebetita e passiva di fronte ad ogni impunità e corruzione, ci crediamo più furbi e più in gamba degli altri, purtroppo pagheremo questo atteggiamento.
Pian piano questa classe dirigente incapace ci sta portando verso la periferia del mondo civilizzato.

Articolo da Il Salvagente.it

Libero Gianni Guido, uno dei killer del Circeo: ''fine pena'' intollerabile e immeritato

L'ergastolo commutato in 30 anni. Scontati solo la metà. Un fumetto racconta.

Alla fine anche Gianni Guido (in una foto d'epoca) è libero, per fine pena. Era uno dei killer del massacro del Circeo, quelli che attirarono in una trappola due povere ragazze, uccidendone una e lasciando l'altra - che credevano morta - in fin di vita.
L'intera storia è stata raccontata nuovamente di recente da un libro a fumetti, Il massacro del Circeo, edito da Becco giallo. E si tratta di una storia di colpevoli omissioni. Si pensi che proprio Guido, condannato all'ergastolo nel 1976, vide poi ridursi la pena a 30 anni nel 1980, ma è stato latitante fino al 1994 e ora ha già finito di scontare la sua pena. E questo addolora quanti credono che debba esserci un rapporto tra i delitti e le pene.

La sorella di Rosaria è incredula: ho perso fiducia nella giustizia

Lo dice, chiaro e forte, la sorella di Rosaria Lopez, la giovane che non è sopravvisuta al massacro di quella notte: "Appena ho letto sul Televideo che Gianni Guido era libero mi sono sentita male, ed è stato in quel momento che ho perso qualunque fiducia nella giustizia".
Tiziana Lopez non ha dubbi: "Guido doveva restare in prigione per sempre". E ricorda: "Dopo aver seviziato mia sorella per ore si prese una pausa per andare a cena a casa, a Roma, e poi tornare al Circeo a finire quelo che aveva cominciato...è stato la personificazione del male...e non ha affatto scontato la sua pena: è scappato all'estero, ha fatto gran parte della condanna ai servizi sociali".
Tiziana parla anche per difendere la memoria di Donatella, la ragazza che pur scampando al massacro (fingendosi morta), non è sopravvisuta al cancro che l'ha colpita anni dopo: "Abbandonata dalle istituzioni. Mentre avrebbe dovuto essere curata dal migliore psicoterapeuta di Roma, con i soldi delle famiglie Izzo, Guido e Ghira, che l'avevano ridotta all'incapacità di vivere".

Una storia di omissioni

Del resto questa è tutta una storia di "giustizia lenta" e di colpevoli omissioni. Nel 1974, Angelo Izzo, studente di medicina, violenta due ragazze. Lo condannano a due anni e mezzo di carcere. Ma non passa neppure un giorno in galera, perché è un giovane incensurato e di buona famiglia - vi dicono niente i due termini? - e ottiene, per questo, “la sospensione condizionale della pena”.
Altrimenti sarebbe stato in galera il 29 settembre del 1975 quando, assieme all’amico Gianni Guido, carica su una 127 bianca due ragazze di una zona popolare. Donatella Colasanti e Rosaria Lopez - 18 anni l’una, 17 l’altra - non vengono portate a Lavinio per una festa, come era stato promesso dai “ragazzi dei Parioli”, gli insospettabili del “quartiere bene” per antonomasia di Roma.
Ma nella villa del Circeo di Andrea Ghira, che in quel momento non c’è, ma poi arriverà anche lui sulla scena del crimine.

Seviziate e stuprate in ogni modo

Dal momento dell’arrivo le ragazze saranno seviziate e stuprate in ogni modo e alla fine Rosaria sarà uccisa e Donatella si salverà solo perché ha avuto un barlume di lucidità nella sofferenza e si è finta morta.
Giova, di questi tempi, prendersi in mano Il massacro del Circeo, (appena stampato da Becco Giallo, 160 pagine, 15 euro).
Si tratta di un fumetto-verità, curato da Leonardo Valenti (sceneggiatore tv, tra l’altro di Romanzo criminale) e da Fabiano Ambu (disegnatore di Nemrod) che ripercorre un delitto che sconvolse l’opinione pubblica.
E per diverse ragioni: l’atroce sorte delle ragazze, con Donatella trovata ancora viva per miracolo nel bagagliaio della 127, accanto al cadavere di Rosaria; la provenienza sociale degli stupratori (tutti “ragazzi” bene, con qualche marachella - tipo stupro o rapina - alle spalle); l’ideologia neofascista, infine, che li accomunava e che gli faceva considerare due ragazze “povere” alla stregua di “cose” su cui esercitare il loro dominio.

Era già stato condannato all'ergastolo, pena poi ridotta a 30 anni

E anche sulle pene ci fu poi da discutere. Il 29 luglio del 1976, la Corte d’Assise di Roma dichiarò, infatti, tutti e tre gli imputati colpevoli e li condannò all’ergastolo. Quattro anni dopo, la condanna di Gianni Guido fu ridotta a 30 anni.
Ma Andrea Ghira latitante era e tale rimase finché il suo corpo non fu ritrovato in Africa nel 2005. Non passò un solo giorno in prigione. Gianni Guido, che pure era evaso due volte, ha scontato solo 14 anni di carcere e poi - riconoscendogli la “buona condotta” - è stato affidato ai servizi sociali. Nel 2001 anche Angelo Izzo mette piedi fuori dal carcere “in semilibertà”. Quattro anni dopo confessa di aver ucciso altre due donne (la madre con cui aveva una relazione e la figlia di 14 anni). Era già successo.
Donatella Colasanti, dopo una vita di aspre battaglie, è morta anche lei, nel 2005, per un tumore al seno.

giovedì 20 agosto 2009

Son tornato.

Sono tornato dalle vacanze il 16 ma mi sono preso del tempo perscrivere il post.
La Sicilia è una terra splendida i siciliani sono persone ospitali e cordiali. Ho inserito delle foto per rendersi conto quale patrimonio di bellezza e cultura possiede quest'isola.


Lago Biviere di Cesarò


Etna

Ebbene sì! Siamo saliti sulla cima del cratere.

Gole dell'Alcantara

Abbiamo anche risalito il torrente attraverso le gole, ma nessuno aveva la macchina fotografica subaquea.



Teatro di Taormina (L'Aida)


E infine l'immancabile spettacolo del Teatro di Taormina, ogni volta che sono in Sicilia devo assolutamente andare, è un atmosfera magica che consiglio a tutti.

Ribadisco che la Sicilia è un posto splendido, che mi affascina, una terra che è impossibile non amare e dove la gente è capace di sorprenderti per l'ospitalità e l'amicizia che è capace di offrire.
Probabilmente dovrei chiudere qui il post, ma sento che è giusto parlare anche di quello che si nasconde all'ombra.

Però...
Il "però" rientra nel mio carattere e devo conviverci. Se ragiono da turista trovo che la Sicilia sia un posto magnifico, ma se la si comincia a vivere da dentro comincia a venir fuori il lato oscuro di un'Italia che sta degradando.
Perchè la Sicilia è una regione italiana e merita lo stesso rispetto e attenzione che hanno le altre regioni come la Lombardia, il Veneto etc...
Il mio lato polemico mi porta a discutere con tutti e di tutto, osservo quello che mi circonda con un occhio sempre critico, è un difetto con cui devo convivere che però allo stesso tempo mi permette di analizzare meglio la società in cui vivo.

Arrivo all'aereoporto e mi trovo di fronte la solita scena di disorganizzazione e malfunzionamento a cui ormai sono abituato tant'è che ci rido pure sopra.

Queste persone sono costrette a stare all'uscita bagagli perchè se non li tirano fuori si incastrano e si blocca tutto. Sono semplici passeggeri che sicuramente hanno gia esperienza con l'aereoporto di Catania.
Naturalmente funziona una sola pista per le valigie per tutti i voli.

Al lato il solito assembramento di valigie smarrite senza nessun controllo, c'è solo l'imbarazzo della scelta.

Con degli amici andiamo a Catania e tutta la città, forse per il caldo, odora di spazzatura e fogna. Nel centro la splendida Fontana dell'Amenano e senz'acqua. Ci dicono che siamo arrivati quando il problema dell'immondezza è stato risolto (meno male).
Aggiungo che il concetto di rifuti separati è ancora lontano dalla cultura comune, anzi ho trovato dei cestini in cui era scritto rifiuti indifferenziati...peccato che erano gli unici, per cui anche non scrivendolo la sostanza non cambia.

La novità di quest'anno è il passare con i semafori rossi.
All'ingresso di Catania potrete notare come tutte le conoscenze sulle regole comportamentali e legali nel traffico sono inutili. Troverete moto con motociclisti senza casco che vi supereranno sia a sinistra che a destra, ma anche le auto seguono la stessa regola con la possibilità di non farsi ostacolare dal semaforo ormai reperto storico di una società priva di regole.
Ci è capitato di fermarci all'arancione e siamo stati pure suonati, colpa della nostra ignoranza alle regole della giungla.

Al ritorno da Catania, verso le 00,15 ci ritroviamo in mezzo ad una corsa clandestina sulla statale che collega Catania con Belpasso (paese sull'Etna), branchi di ragazzi appesi come scimmie ai guard-rail e sul cavalcavia sopra le nostre teste, pareva di stare nel film Uccelli di Alfred Hitchcock.
Raccontando quella vicenda scopriamo che è prassi comune la gara clandestina in statale, tutti ne sono a conoscenza infatti non si sconvolgono particolarmente al racconto, anzi ci informano che di solito ci sono delle moto che ostacolano il traffico procedendo ai 30 all'ora per far partire la gara.

Ho avuto il privilegio di osservare anche il funzionamento del comune di Paternò, ormai famoso per le apparizioni del suo sindaco in Tv e per il caso discusso ad anno zero.
Se un cittadino deve fare una carta d'identità non si rivolge all'anagrafe ma all'ufficio carte d'identità che è nella sede accanto, per poi tornare a modificare i dati all'anagrafe.
Quando viene richiesta la professione sappiate che i potenti mezzi tecnologici del comune non riconosco l'Art Director come mestiere, nemmeno il direttore creativo, al massimo il grafico pubblicitario e se la professione non è presente nel fantomatico elenco, per le brillanti menti degli impiegati comunali, non esiste. Per cui si uscirà dal comune con una professione di impiegato. Comunque potrete scegliere tra mestieri come il direttore imprenditore, o direttore di qualsiasi altra cosa, perchè a quanto ho capito a dirigere sono davvero in molti nel comune di Paternò.
L'autocertificazione è un documento e un diritto che risulta quasi sconosciuto alle illustri menti che percepiscono lo stipendio dalle nostre tasse, penso che un buon stuolo di scimmie ammaestrate potrebbe risolvere alcune lacune del sistema e abbassare notevolmente i costi.

Mi è capitato di discutere di società e politica in un luogo dove l'acqua arriva in base alla presenza di questo o quel politico nella zona.
Perchè in Sicilia l'acqua non è un bene di tutti, esistono persone che sono costrette a lavarsi solo in certi orari e altri che hanno delle grandi piscine sempre colme d'acqua e Ignazio ne sa qualcosa.
La Sicilia è una terra dove si nota l'assenza delle istituzioni e dove vige il ricatto politico, dove si comprano voti con le briciole dove la dignità viene calpestata ogni sacrosanto giorno.
La raccomandazione non è solo un modo di fare ma è l'unico modo per ottenere un lavoro, di qualsiasi tipo e non è importante la qualifica e il merito.
Questo sistema è sicuramente tutto italiano ma in Sicilia diventa regola, se non conosci non sei nessuno, se non hai potere non sei nessuno.
Ma il nessuno diventa utile in campagna politica e in quel momento arrivano promesse e qualche volta le briciole dei regnanti di turno.
Le istituzioni sono assenti e si vive in una sorta di anarchia e lassismo dove gli eroi che hanno dato la vita per il bene comune vengono posti in discussione, sono considerati eroi però alla fine sono morti...quindi...ed è proprio il quindi che mi ha lasciato basito.

Qualcuno mi ha detto che esagero e che me la prendo troppo per problemi che non mi riguardano, sono stato tacciato di troppo idealismo.
Non riesco a non pensare che questa bellissima terra fa parte dell'Italia, io faccio parte di una società e penso che questi problemi mi riguardino eccome.
Fa male sentire parlare con ammirazione di politici marci trovandoli simpatici perchè considerati più furbi e potenti e vedere che figure come Falcone e Borsellino, che hanno dato la vita per questo paese, vengono messe in discussione e non considerati un modello di integrità da seguire.
Io sono convinto che è importante come si vive ma anche come si muore, sopratutto per chi crede che esista un paradiso.

Tutti all'inseguimento del potere, economico, poltico, sociale, disposti a tutto pur di ottenerlo, consapevoli del fatto di comportarsi in modo disonesto e scorretto e allo stesso tempo tutti credenti e praticanti che giudicano gli altri ma non se stessi.
Mi chiedo come si possa allisciare la pelle del diavolo ed aspirare al paradiso, ma fortunatamente io non credo in questo tipo di religione e magari se davvero un Dio esiste avrò più possibilità io di essere accolto, perchè l'ipocrisia è una colpa difficile da nascondere.

Mi sono sentito dire che siamo tutti uguali, che tutto il mondo è fatto in questo modo, ma io sono certo che non è vero, sono consapevole che tutti nella vita siamo costretti ad accettare compromessi, con dei limiti però, perchè senza dignità e libertà non c'è vita e stiamo solo consumando ossigeno.

Spero di non essere odiato per quello che ho scritto, sono stato davvero bene in Sicilia e sono convinto che i suoi abitanti meritino molto di più di quello che hanno, ed è proprio per questo motivo che ho deciso di non trattare solo l'aspetto turistico ma anche quello sociale.

La Sicilia vive in maniera più acuta un male sociale e culturale che coinvolge tutta l'Italia, mancano le istituzioni e quelle che ci sono spesso sono corrotte, quello che è più triste e che le persone si stanno adattando a questo sistema e questo potrebbe portare ancora più corruzione e degrado.
Io a differenza di alcuni non credo che la soluzione all'infezione sia l'amputazione, sarebbe meglio trovare in fretta una cura prima di andare in cancrena.

Termino il post con alcuni disegnini fatti all'ombra di un ulivo.



E per gli affezionati ho fatto un Free-fumetto ma devo ancora terminarlo per cui vi do l'anteprima sperando di riuscirlo a postare al più presto.