giovedì 23 ottobre 2008

Novità per Lucca!!!



Domenica 2 novembre alle ore 11,30 a Lucca Comics & Games 2009, presso il Palazzo Ducale all'interno di "Mettiamoci il becco: le novità editoriali 2008 e una campagna di lettura consapevole per il 2009" organizzato da BeccoGiallo un'anteprima del Massacro del Circeo, in uscita a gennaio 2009.



Io e Leonardo Valenti saremo presenti e spero veniate in tanti.
Ci si vede a Lucca.

Aggiornamento
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Con grande rammarico devo annunciare che, a causa di esigenze di tempo concesso per la conferenza e scelte editoriali, non potrò essere presente all'anteprima del 2 novembre e per evitare che andiate alla conferenza convinti di trovarmi e pormi domande sul fumetto, vi avviso anticipatamente la mia assenza.
L'anteprima di cui ho parlato sopra comprende anticipazioni sulle uscite future della casa editrice e non prevede un discorso relativo alla parte grafica del fumetto sul "Massacro del Circeo", quindi non è prevista la mia presenza.

Comunque mi troverete a Lucca presso lo stand delle Edizioni Arcadia dove presenteremo il terzo volume di Maisha.
In questo ambito troverete tutti gli autori di questo volume e di quelli precedenti, ovvero Francesco Mateuzzi, Michela Da Sacco, Beppe Liotti, Marco Turini e io.


Riguardo al Massacro troverete Leonardo Valenti, un autore veramente valido pieno di idee con il quale intendo ancora collaborare.
Chi volesse conoscere meglio il suo lavoro può vedere il blog o seguire le serie televisive che ha curato come sceneggiatore, ovvero Romanzo Criminale e Donne Assassine, tra l'altro è gia autore del volume "La Banda della Magliana" disegnato da Stefano Landini..
Io ho visto il primo episodio di Donne Assassine ed è notevole, fantastica la regia di Infascelli surreale, visionario tagliente capace di angosciare con il suo modo di utilizzare la camera e le inquadrature, l'ultima scena della prima puntata è da brivido. Insomma un serial italiano di ottimo livello finalmente.


Lucca si avvicina!

mercoledì 22 ottobre 2008

Forse, forse è il caso che cominciamo ad interessarci no?

Frase del presidente del consiglio.


"Voglio fare un avviso ai naviganti: non permettero' occupazioni delle scuole e delle universita"


"I giornali italiani hanno trascurato la realta', la tv pubblica italiana diffonde solo ansia e immagini di chi protesta. Noi siamo preoccupati da questo divorzio dei mezzi di comunicazione rispetto alla realta'"







L'immagine reale era questa.


Vabbè ognuno ha i suoi problemi, va bene c'è la recessione, ok che è prevista l'uscita del nuovo film, fumetto, cd che ci interessa però osservare quello che accade e prenderne coscienza non guasta.

La frase "Io ho gia i miei problemi e non posso pensare agli altri" mi pare che sia ormai fuori luogo, volente o nolente bisogna capire che i problemi e le decisioni dei singoli riguardano anche la nostra esistenza.
Bisogna mettere da parte un minimo l'egoismo a cui siamo abituati e informarsi e partecipare alla vita pubblica.

Vogliamo essere liberi, qualcuno non ha ancora capito.


lunedì 20 ottobre 2008

For Nonethousand.

Sono certo che attendevi una nuova storiella, l'ho capito perchè appari sono in quei momenti nel mio blog.

Un modo sensato di usare il blog.
In questo periodo è meglio non fare...

...ERRORI
























sabato 11 ottobre 2008

Novità per Lucca

Giuseppe Di Bernardo mi ha chiesto un illustrazione in bianco e nero per un libro che uscirà a lucca comics e che ha come protagonista Desdy Metus l'Insonne.
La casa editrice è Marco Del Bucchia Editore www.delbucchia.it.
Il titolo è "La lunga notte de L'Insonne.
Disponibile da Lucca Comics. Diffusione nelle librerie della Toscana ma ordinabile on line.
I volumi sono confezionati molto bene, ma nn so ancora il prezzo preciso (così dice il Di Bernardo).
Il libro Ospiterà disegni di Francesca e Michela Da Sacco, Francesco Bonanno, Manuela Soriani, Antonio Menin, Andrea Fattori, Giuseppe Manunta, Lucilla Stellato, Sergio Gerasi, Pierpaolo Putignano, Giuseppe De Luca, Rosa Puglisi e io.

Non contento della prima idea alla fine ho deciso per un'altra che mi sembrava più in tema.
Nel blog le posto entrambe.


Prima idea.

Illustrazione che sarà presente nel libro.
Giusppe Di Bernardo mi aveva chiesto un'immagine semplice a matita, bastava uno schizzo... ma Desdy merita il meglio.

martedì 7 ottobre 2008

Catena, Maisha3 e polemichina...

Sono stato incatenato da Luigi Serra, dovrei postare una mia foto da bambino, purtroppo il guaio di chi abita fuori sede è che di solito la mamma non utilizza internet e le foto ai miei tempi erano solo in formato cartaceo.
Allora posto il mio ricordo del bambino che ero.


Qui sono insieme a mio fratello al mare.
A questa catena incollo.

1) Michela Da Sacco

2) Francesca Da Sacco

3) Fabio D'Auria.

E ora passiamo a cose serie. Ho terminato di disegnare Maisha 3, stavolta ho provato ad utilizzare i grigi e sperimentare una "tecnica" che avevo già utilizzato in Nemrod 8.

Si! Occorre più tempo per tavole come queste.

No! Nessuno mi ha chiesto di utilizzare questa tecnica, anzi ho testardamente voluto realizzarla.

Si! Sono soddisfatto del risultato, ma si può sempre fare di meglio il giorno dopo.

No! Non è una questione di soldi.

Si! Questo è il bello di fare questo mestiere.

Maisha uscirà per la fiera del fumetto di Lucca, i tempi sono stati stretti come al solito ma quando un autore accetta il lavoro deve consegnare a tutti i costi, rientra nelle serietà e nella competenza di un professionista.

L'angolo polemico
(se volete potete non leggere)


Cos'è per me un fumettista

La mia idea di fumettista è quello di un professionista che ricerca nuovi segni, inquadrature, sperimenta tecnica e si cimenta in progetti che gli creano stimoli e lo portano a crescere come autore.

Un fumettista deve per me interessarsi di cinema, arte e letteratura, informarsi sul mondo e allo stesso tempo viverlo, possibilmente confrontandosi spesso con altri esseri umani (Facebook e Forum non sono metodi per confrontarsi). Solo vivendo la vita la si può raccontare.

Un fumettista per me deve essere umile professionalmente. Per umiltà non intendo passare il tempo tra forum e internet a ungere i propri accoliti e ammiratori per accrescere un autostima inesistente e colmare una profonda incapacità.
"Chi si umilia si esalta" (Pietro Abelardo), mai frase è più attinente al mondo del fumetto.
Ho scritto una frase in questo blog che trovo pienamente valida, essere critici non significa non essere umili.
L'umiltà si legge nei fumetti che si realizzano non nelle cazzate che dice un autore nei forum, nei blog o nelle fiere, partiamo dall'idea che non esiste nessuno migliore di noi stessi forse riusciamo a evitare di essere delusi da falsi idoli adolescenziali, che dopo i quattordici/diciasette anni dovrebbero essere svaniti.

Un fumettista non deve fare fumetti pensando di parlare a dei deficienti, ma deve sempre cercare di raccontare storie sincere, il suo punto di vista sulla realtà.
Il fumettista deve comunicare con se stesso prima di tutto, almeno se si realizzano fumetti per cerebrolesi è come darsi dell'idiota da soli. Anche il lettore deve evitare di farsi coglionare, acquisendo un minimo di capacità critica per saper distinguere fra la cacca e la cioccolata.

Il fumettista non può permettersi di non aggiornarsi, è un libero professionista e non deve pensare che una certa realtà editoriale possa esistere in eterno, deve essere capace di leggere le mode e interpretarle, di mettersi in gioco e non aver paura di intraprendere nuove strade.
Il fumettista come libero professionista vive un ambiente altamente concorrenziale, deve leggere la società e riuscire ad esprimere se stesso rinnovandosi continuamente.

Il fumettista ha qualcosa da dire, in caso contrario è solo una mano senza cervello, e le mani sono più utili in altri mestieri che rendono economicamente di più.
Il fumettista è un comunicatore e un professionista, se non crede nel suo lavoro è solo uno che svende la sua anima, per capirci una tavola di un fumetto vale più di 20 euro (una cifra ipotetica) se si vendono a prezzi bassi vuol dire che l'autore non ha mai lavorato in vita sua.

Il fumettista senza passione smette di essere interessante da leggere, l'occhio abile e il lettore accorto identifica subito il bluff.

Naturalmente questo è quello che penso io di cosa significhi per me fare fumetto, il tutto è opinabile.

Dico queste cose perchè mi è capitato spesso che mi dicessero che io vedo il fumetto come arte, la realtà è che lo vivo come professione, mi comporto di conseguenza e non mi pare che aggiornarsi, essere curioso e sperimentare significhi essere artista, non sono Anselm Kiefer* ma nemmeno un impiegato delle poste (non è inteso in senso dispregiativo ma è per definire la differenza di mestiere).

E poi era da tempo che non postavo, dovevo pure sfogarmi...

Comunque io voglio bene a tutti, siete tutti belli, avete sempre ragione.

Umilmente vostro.












* Se vi chiedete chi è Anselm Kiefer è un'ottima occasione di cercarlo su internet e scoprirlo.