sabato 19 luglio 2008

Un fumetto.

C'è solo un modo per fare fumetti, ed è avere qualcosa dentro che ti spinge a comunicare, è un qualcosa che prende vita dalla tua immaginazione e dalle idee.

Qualcuno mi dice che sono troppo polemico, che dovrei stare a testa china e disegnare, ma per raccontare delle storie e per trasmettere emozioni ai personaggi che disegno devo alzare la testa dal tavolo, osservare il mondo che mi circonda e se occorre dire la mia.

Credo nella coscenza civile e sono convinto che il mondo può migliorare solo se ognuno di noi si assume delle responsabilità verso il collettivo.

Questo fumetto che leggerete è un lavoro fatto all'Accademia di Belle Arti parecchi anni fa, un altro free-fumetto.
In questo post non c'è polemica, c'è un lavoro realizzato quando esordiente alla vita mi affacciavo al mondo, non sputavo sugli altri professionisti, ammiravo i lavori altrui e scambiavo pareri con i miei colleghi, è in questo modo che si dovrebbe fare gli esordienti a parer mio.

Il bravo autore non è quello gentile e cordiale, quello simpatico e disponibile, quello che non comunica con internet o quello che non dialoga con i lettori, il bravo fumettista si giudica dal lavoro, è l'unico modo per apprezzare la sua opera, l'autore è solo un piccolo essere umano, l'opera è quella che può raggiungere la grandezza.









7 commenti:

Randall ha detto...

Che figata, i disegni sono grandiosi!

Unknown ha detto...

Hai una regia incredibile.

Deimos ha detto...

Si può tranquillamente parlare di fumetto sperimentale? Se proponi delle tavole su questo genere, personalmente provo molto coinvolgimento emotivo e visivo: tant'è che fra qualche giorno potresti riscontrare qualcosa di simile dalle mie parti. Pag 2,6,8 sono veramente ben congeniate. I colori sono al computer mi sembra? E mi gusta anche tanto il segno bianco sottile su foglio completamente nero, crea atmosfera. Un saluto.

Capitan Ambù ha detto...

Grazie.

E' un lavoro di circa 8-9 anni fà, ci saranno altre sorprese di questo tipo.

Forse posterò un intero libro fatto anni fà, purtroppo sono stili che raramente trovano spazio per la pubblicazione, però il blog è utile anche a questo.

Deimos ha detto...

Lo so bene. Questo tipo di Stile in Italia, per una pubblicazione mensile è impossibile (credo non ne vedremo mai) - verrebbe già da sperare in un book da fumetteria (coem i vari lavori di McKean e compagnia) ma anche li ho i miei dubbi che qualcuno si prenda l'impegno di realizzare qualcosa di simile. Io sto provando questa strada con un mio amico di Napoli ma dopo avergli fatto vedere qualche tavola del mio lavoro la sua reazione è stata: "molto bello ma poco commerciale, dubito che venderemo qualche decina di copie"...ecco a parole del genere mi cadono le braccia, non solo per il mio lavoro ma anche per tanti artisti che hanno nel cuore stili simili.

Deimos ha detto...

ps: dimenticavo, hai per caso dato un occhio alla graphic novel su Halo disponibile in fumetteria???

Capitan Ambù ha detto...

Ciao 3deimos scusa se rispondo solo ora.

Riguardo al fatto che alcuni lavori siano poco commerciali è solo un punto di vista.
Non penso che nessuno abbia la reale capacità di comprendere cosa sia realmente commerciale e cosa no, si può forse manipolare il gusto come succede nella moda.
Se però ragioniamo sul cosa funziona e proponiamo le medesime cose rischiamo di essere antiquati e facilmente superabili dai mercati esteri.
Se seguissimo il mercato Mc Kean non esisterebbe.
In Italia abbiamo Ausonia che ha dimostrato che si può sperimentare con il fumetto.
Si ho dato un occhio, graficamente è bella, ma non mi fa impazzire leggere una storia tratta da un videogame.