venerdì 25 aprile 2008

Una mattina mi son svegliato...o bella ciao

Alla faccia di quel ******** del sindaco di Alghero Marco Tedde. E a Milano non c'era la Moratti, infatti bella giornata e sole, senza contare che l'aria era pulita, sarà un caso? QUI

E' il 25 Aprile del 1945, l'Italia finalmente riesce a liberarsi dall'oppressione del regime nazi- fascista.
Oggi italiani di varie fazioni politiche e di diversi ideali hanno festeggiato e camminato lungo le vie delle città manifestando la necessità di ricordare il valore della lotta alla libertà e la resistenza di fronte ad ogni imposizione di regime.

Non si manifestava per una bandiera politica, anche se ce ne erano tante, si partecipava come individui di una comunità che crede in certi valori ed ideali.

Ho incontrato sia persone di destra che di sinistra, che ricordavano insieme la fine di una dittatura. La libertà non è di destra o di sinistra, è un valore al di sopra di ogni credo politico e religioso, chi crede nella democrazia era li per dimostrare l'importanza di questo diritto dell'essere umano.

Ma allora perchè non c'erano bandierine del PDL a Milano? Come mai stavolta Silvio non c'è? Ah si è a Roma a fare campagna politica...non è finita,no!

Il nostro leader ha fatto della nostra italia la sua partita a monopoli dove compra e vende con i soldi altrui, dove esulta come un bambino che vince al Risiko.

Dopo aver fatto fallire l'accordo con Air France, sta organizzando una cordata, chiedendo tra l'altro un prestito ponte all'Europa.
Tutto bene? Certo, peccato che se non rispetta i termini degli accordi (e di certo lui non brilla per coerenza) chi pagherà la multa che ci affibieranno?




Bravo italiano, vedi che se usi la testolina ci arrivi.

Ma si la cordata si può fare, c'è Ligresti, chi è Ligresti? Chi è Ligresti? Chi è Ligresti?

DA WIKIPEDIA

Salvatore Ligresti (Paternò, 1932) è un imprenditore italiano.

Dopo essersi laureato in ingegneria a Padova si trasferisce a Milano. Divenne ben presto uno dei principali immobiliaristi di Milano ma nel 1992 risultò coinvolto in tangentopoli, venne arrestato e condannato per tangenti.[1]

Dopo aver patteggiato con la giustizia torna all'attività di costruttore.

Nel luglio del 2004 è diventato amministratore delegato della Rcs MediaGroup, società editrice di quotidiani quali il Corriere della Sera e la free press City; dall'aprile 2006 nel consiglio di amministrazione di questa società siede la figlia Jonella.

Ligresti è presidente onorario di Fondiaria Sai, gruppo assicurativo quotato sulla Borsa di Milano e controllato dalla famiglia Ligresti tramite la holding Premafin Finanziaria Spa Holding di Partecipazioni che direttamente o indirettamente ne possiede una quota del 47%.

Sempre attraverso Premafin, la famiglia Ligresti possiede il 5.291%[2] di Rcs MediaGroup e partecipa al patto di sindacato che controlla la società editrice.

Premafin, come Fondiaria Sai, è quotata sulla Borsa Italiana: PF

Premafin è controllata da un patto di sindacato stipulato tra società riconducibili a Salvatore Ligresti e ai suoi tre figli.

Il gruppo Starlife controlla il 17.613% della finanziaria tramite Sinergia Holding di Partecipazioni Spa (10.112%), controllata direttamente da Starlife SA, e Immobiliare Costruzioni IM.CO. Spa (7.501%), controllata da Starlife SA tramite Sinergia.

I tre figli di Salvatore Ligresti controllano il 29% della società tramite tre holding lussemburghesi:

  • Giulia Maria Ligresti tramite Canoe Securities SA
  • Gioacchino Paolo Ligresti tramite Limbo Invest SA
  • Jonella Ligresti tramite Hike Securities SA

Ciascuno possiede un 9.687% della società ma tutte le quote sono intestate alla fiduciaria Compagnia Fiduciaria Nazionale Spa


Ma si, ma perchè pensarci ora, qualcun'altro risolverà quel problema, l'importante è che quando c'è casino ci si nasconda dietro qualcuno che prenda il nostro posto per difendere i nostri diritti.

OPS!

Cari miei, davanti non c'è più un caspita di nessuno, adesso sono cazzi vostri e nostri.
Si, lo so state buoni in silenzio, testa bassaa lavorare, anche se qualcuno parla di fare a meno dei contratti nazionali, ma chi se ne frega, tanto noi pensiamo con la pancia, e se poi qualcuno non ci paga? Ma si il sistema funziona così, tanto comunque si sa il sistema funziona in questo modo, e ci adattiamo, sopravviviamo, almeno finche qualcuno non muore sul lavoro.

E ora basta chiacchere e posto due canzoni utili, se vi viene mal di testa perchè non siete abituati a pensare, bloccate subito e accendete la TV, passa subito vedrete AHAHAHA



Questa è per il nostro amico simbolo di una nazione alla deriva.

Quando il nuovo avanza meglio scansarci e farlo passare avanti, peggio per lui che non ha visto il burroneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee...

Ascoltate bene il testo...lo riconoscete? I più affezionati frequentatori del blog lo individuano subito (Grazie M. per il suggerimento)



Consiglio due splendide mostre a Milano.

Fino al 4 maggio 2008, il Palazzo reale di Milano ospita ''Peter Greenaway - L'Ultima Cena di Leonardo'', installazione multimediale creata dall'artista-regista inglese Peter Greenaway. Una commistione di tecnologia digitale ed abilità artigianale per realizzare una copia perfetta dell'Ultima Cena di Leonardo che prende vita con evocativi effetti di luce e suoni, un'esperienza da non perdere.



Dal 5 marzo al 29 giugno, a Palazzo Reale di milano, una grande mostra antologica rende omaggio ai tormenti ed alle visioni di uno dei massimi artisti del XX secolo.
L'esposizione propone un percorso molto completo che parte dai primissimi dipinti realizzati negli anni Trenta fino agli ultimi grandi trittici.


A questo grande artista ho rubato una frase che dedico a tutti coloro che si occupano di arte o se preferiscono artigianato (che modesti.... BUGIARDI!!!), i fumettisti sono compresi.

Io penso che la creazione, in gran parte,
è il risultato della capacità autocritica di
un artista; spesso è proprio il senso critico
a rendere un pittore meglio di un altro,
non più dotato, ma con un senso critico
più forte.

F.Bacon



Concludo questo post rispondendo a coloro che mi dicono che faccio male a parlare di politica nel blog, che risulto pedante e noioso, che se uno fa fumetto non deve preoccuparsi di queste cose, ma pubblicare i suoi lavori.
Il mio lavoro spero possiate vederlo pubblicato, però oltre che disegnatore prima di tutto sono un membro della società, e sono convinto che se c'è un problema non lo si possa semplicemente non guardare o far finta che ci sia sempre qualcun'altro a risolverlo, purtroppo la realtà è questa, noi siamo la politica, noi siamo lo stato.
Potremo svegliarci tra 5 anni e renderci conto che la mondezza non è un problema di una città ma dell'intera nazione... poi sarà troppo tardi... Ognuno faccia il suo, riprendiamo il coraggio in mano e camminiamo a testa alta fieri della nostra dignità.
Io nel mio piccolo voglio poter dire la mia, tenermi informato e dialogare, sperare che qualcuno ascolti e un giorno poter dire, ci ho provato.

martedì 15 aprile 2008

NON SONO PIU' ITALIANO




Ho paura, allo stesso tempo vergogna poi all'ultimo momento subentra lo schifo. Perchè in questa piccola Italia ha vinto l'egoismo, l'interesse dell'individuo al di sopra della società, calpestando l'orgoglio di chi ha fatto dell'onesta un'etica di vita.

Hanno vinto, hanno perso, non mi frega un cazzo!

So che ora perderemo un pò di quella giustizia, di quella informazione e di quell'onesta che questo paese poteva arrogare il diritto di conservare.

Ingenui stronzi, ignoranti caproni che avete deciso il nostro destino, ricordate queste parole, perchè un giorno dovete ricordare questo momento storico.
Questa volta dovete ricordare, non potete avere la memoria di un criceto per tutta l'esistenza, stupidi ignoranti.

Si! mi sento di insultare perchè mi hanno dato del coglione troppe volte i vostri rappresentanti ,che sono alti un metro e una banana.
Tutti felici a gioire come in un curva da stadio.

Stupidi! Sappiate che già in tanti fuggono. Scappano perchè come tutti gli animali in presenza di cataclismi hanno lo spirito di soppravivenza e l'istinto di fuggire di fronte al cataclisma.
Siamo stanchi di combattere per ignobili e apatici deficienti, ora basta!!!

Sono cazzi vostri arrangiatevi...

Oggi ho sentito almeno 20 persone, 18 vogliono fuggire dall'Italia e sono più motivate del solito, calcolatevi questa percentuale, ignobili cazzoni, e rimanete li seduti col culo nella vostra poltrona Dallas a guardare quei programmi tv di merda della De Filippi e compagnia cantante.

Di solito non sono così volgare, ma mi vergogno di essere italiano, anzi come dice un mio compare di isola io non sono più italiano, se volete seguitemi e in ogni blog scrivete...


IO NON SONO PIU' ITALIANO!

Quando ero italiano ero libero, credevo nella giustizia e che la mafia si potesse sconfiggere...


Ora sono cazzi vostri, perchè sono stufo di combattere per apatici vigliacchi.

giovedì 10 aprile 2008

Mostra virtuale del mio passato...

Oggi, durante una pausetta, riguardavo le mie vecchie cose.
Quindi ho pensato di postare quadri e altre cosine dei giorni che furono condividendo con voi, miei amici e visitatori, questa galleria di immagini.
Alcuni tendono a vergognarsi dei lavori fatti nel passato, invece a me piace guardare indietro, un pò come si fà al termine del liceo artistico quando riprendi il tuo primo disegno e ti rendi conto dei progressi.
L'ordine di datazione è sparso, in fondo è solo un gioco, un attimo di pausa prima della prossima discussione seria e noiosa a cui nessuno interviene eh eh...a parte i pochi che danno segni di vita.
































mercoledì 2 aprile 2008

Che bel mondo quello del fumetto...


Il fermento artistico e culturale del fumetto vive attraverso i suoi autori che intervengono in interessanti dibattiti tra blog e forum affrontando i temi che affliggono la nostra società.

Quanto sei bravo!!!! No no ma sei più bravo tu!!! Ma i tuoi disegni sono splendidi!!! Hai fatto un lavoro magistrale!!! Il tuo tratto è esemplare!!! ...
Ops ma... scusate ho un coltello nella schiena è di qualcuno di voi????

Viviamo nell'era del perbenismo dove vengono censurate le scorregge mattutine dello scoiattolo.
Ma diciamolo quando un disegno non ci piace, facciamo dei commenti negativi ed ogni tanto cerchiamo di avere un decente apparato sessuale per riuscire almeno a non balbettare di fronte ad un confronto dialettico che ogni tanto non è filtrato da un monitor.

Eh si! Perchè è facile scrivere da dietro un monitor e sentirsi forti delle proprie convinzioni, solo perchè della vita si è visto ben poco.
Nel mondo dell'arte lo scontro dialettico e concettuale era alla base della creatività e della sperimentazione, in Italia vige la legge del "io non so nulla", del "meglio non dire perchè altrimenti..." e dell "io avrei un amico...".

Il fumetto però è diverso...è vero... è molto meno professionale, non tutti fortunatamente, ma una buona parte, non ha nemmeno idea dell'etica e del rispetto che si deve avere verso una qualsiasi professione.

Però quando si lavora bisogna giungere a dei compromessi, e io visto che è da quando avevo 20 anni che lavoro ho coscenza di questo, però una persona matura, in teoria, dovrebbe avere un processo di crescita nella sua vita che và ben oltre la pacca sulla spalla (attenzione potrebbe essere il coltello!!!) , una ricerca e uno studio continuo che gli permettono di progredire nel suo mestiere, l'alternativa è una società in declino, come sta diventando la nostra.

Si si, capisco la ricerca, però che noia, è molto più appagante firmare autografi e mostrare la propria faccia per essere riconosciuti, ma chi se ne frega se propiniamo la stessa minestra riscaldata e annaquata al lettore, tanto non si accorge di nulla ih hi... e via con la brodaglia... glu glu glu

Purtroppo il fumetto italiano è in grossa crisi, quella economica non è di mio interesse ma quella di idee purtroppo si.

Siamo il paese del "questo non si dice e del questo non si fà", e propiniamo mediocrità al pubblico ben consci di farlo, è come firmare un patto con il diavolo senza chiedere nulla in cambio se non di sopravvivere (proprio degli emeriti idioti).

Il risultato sono lettori che si rifugiano in Internet tifando la propria squadra convinti di esserne gli allenatori, lettori che cercano fuori dai confini qualcosa che li tenga occupati per 10 minuti, ovvero iltempo da dedicare alla lettura e quella razza in estinzione che ancora stringe a se quell'idea del fumetto come forma d'arte.

E gli autori in tutta risposta si siedono sul trono sfigato di uomini e donne (perchè di donne ve ne sono ben poche) a battibeccare come comari di paese, o in alternativa ad elargire amore verso tutti come un incrocio genetico tra madre teresa e gli orsetti del cuore.

Però ci sono delle eccezioni, autori che pur se non sempre condivisibili hanno il coraggio (perchè bisogna sempre averlo) nel bene e nel male di essere se stessi.

Io mi domando e dico...quando si parlerà veramente di fumetti in maniera seria e professionale?

Ma in che cavolo di società vivo? Ma è possibile che nessuno abbia veramente il coraggio di esporre quello che pensa, non dico insulti e cattiverie, quelle si sprecano, ma di idee?

Poi ci si lamenta se ci sono fumettisti che copiano spudoratamente, che non hanno le capacità e che lavorano, altri che le hanno ma non hanno voglia, quelli che consegnano, non in ritardo ma di più, quelli che non rispettano i contratti e quelli che non li fanno proprio.

Sta mancando il rispetto per il prossimo, la coscenza che l'altrui individuo è un essere umano e non uno stronzo da calpestare o un deficiente che non capisce.

Per una volta proviamo a non pensare che ciò che capita a qualcun'altro riguardi solo lui, perchè con il passare del tempo in una società le decisioni di altri individui condizionano la nostra esistenza.

Cerchiamo di vivere da uomini e non da pecore, impariamo a rispettare noi stessi rispettando gli altri in modo che in punto di morte possiamo dire di avere vissuto.

Forse forse dopo i 18 anni sarà il caso di crescere?

AIO' E SCIRAISI DE SU SONNU!!! OH GIGIONIIIIII


PS. A parte battute e provocazioni esistono autori che lavorano e producono fumetti bellissimi con grande fatica e impegno, editori che credono in questo media e investono energie con notevoli difficoltà e lettori che amano svisceratamente il fumetto ed è grazie a loro che ancora vive.
Il mio desiderio è poter avere sempre un lettore curioso e attento, un autore più rispettoso della professione e del fruitore della propria opera, e un editore serio e appassionato.
Questo è quello che desidero, ma so benissimo che questa è l'isola che non c'è, ma continuo a non capirne il motivo e sperare finchè ne ho forza.