sabato 22 settembre 2007

Pausa riflessiva...e ritorna la polemica...


La risposta alle domande del post precedente è che sto lavorando veramente tanto. Nemrod procede bene, e ho terminato il mio contributo ad una delle nuove produzioni della neo casa editrice Edizioni Arcadia dal titolo Maisha.
Qui sotto potete osservare un'anteprima che nemmeno gli editori hanno ancora visto ahahahah Surprise!

Maisha
In edicola, o meglio in fumetteria potrete trovare il nuovo numero de L'Insonne, il misterioso numero 10 che doveva uscire a Luglio, poi ad agosto e ora a settembre.
Se vi chiedete il motivo di questo ritardo è inutile ottenere spiegazioni...non ci sono...tuttora le chiedo anche io per alcune questioni personali di cui non parlo per correttezza, ma se dall'altra parte ci si comporta in maniera ineducata e senza rispetto professionale e umano utilizzerò questo mio spazio per rendere pubblico un certo disagio.

Insonne n°10

La mia pausa riflessiva arriva da un autoanalisi che ho fatto di ciò che mi circonda e di me stesso. Lavorando a Teatro ho imparato l'importanza del lavoro di gruppo e di quanto sia indispensabile assumere le proprie responsabilità e non tirarsi mai indietro. Quando si lavora in gruppo ci si deve dare tutti da fare al meglio delle proprie possibilità, in caso contrario il meccanismo rallenta e insorgono i problemi.
Ho lavorato con persone che sentivano la responsabilità del proprio ruolo, dall'attore al sarto tutti fanno parte di un meccanismo. Tutti lavorano e danno il meglio di loro stessi per il risultato finale, lo spettacolo.
Ora che faccio fumetti cerco di affrontare questo mestiere con la stessa determinazione e responsabilità ciò che mi stupisce è che la professionalità in questo ambiente sia veramente scarsa.
Per carità non parlo di tutti, ma ci sono delle realtà inconcepibili. Esistono delle case editrici scorrette che non pagano i collaboratori, altre che ritardano nei pagamenti ma di tutto questo non si può parlare perchè si rischia di essere scomodi per tutte le case editrici.
Io a questo non credo perchè esistono case editrici corrette che stipulano degli accordi e li mantengono, attenzione non parlo di paghe basse non è questo il problema, perchè quello che so per esperienza del mondo del lavoro è che quando mi fanno un offerta io sono libero di accettarla o no.
Io parlo di scorrettezza, far delle promesse e non matenerle e questo modo di comportarsi crea disguidi agli editori seri e corretti che vivono nel rispetto degli autori.
Sarebbe interessante stipulare una lista delle case editrici corrette e quelle non corrette in modo da non essere più fregati. Però alt, non si può parlare di queste cose, perchè si sparge la voce e vieni considerato una mela marcia, un problema, un uomo col cervello.
Siamo tutti bravi ad applaudire al Vaffanculo Day perchè nella nostra cultura siamo abituati ad aspettare che qualcuno parli per noi, e facendo così son rimasti solo inetti e raccomandati a gestire tutti i ruoli amministrativi della nostra società.
Anche il fumetto vive un pò (fortunatamente meno) di questa mediocrità sociale, alzi la mano chi non vede un calo qualitativo nelle produzioni fumettistiche italiane.
Vedo fumettisti che si rifugiano in uno stuolo di fan per riuscire a pubblicizzarsi tra forum e blog pensando che basti questo per migliorare la propria qualità lavorativa, a tal punto che poi ci credono.
E poi solo il termine fan mi fà rabbrividire, ma non tanto quando il lettore si pronuncia fan, ma quando il disegnatore chiama i suoi accoliti in questa maniera, e ci credono, si sentono delle piccole pop star, ma che ne dite carissimi autori di mettere i piedi sulla terra e migliorare il proprio lavoro?
Avete mai senti Sergio Toppi chiamare i suoi estimatori fan? Allora meditate.
Riguardo alle case editrici invece ci sono degli editori seri e concreti che meritano incoraggiamento visibilità e rispetto perchè è un mestiere non semplice sopratutto se lo si fà bene.
E' ora di cominciare a ribellarsi e ripulire la società da chi non merita, se una persona ha capacità si rimbocca le maniche e lavora per migliorarsi, è ora di finire circondarsi di lacchè per farsi applaudire, chi lo fà deve solo capire che tutto ciò che lo circonda è falso.
Termino con la critica, i vari siti sponsor di questo o quel fumetto devono finirla di elargire premi simpatia, sarebbe bello invece costruire delle vere e proprie categorie di fumetto, quello che è fatto davvero con qualità, quello che si impegna ma non ha possibilità, quello che si autoproduce, e quello che sperimenta. Regalare premi simpatia non serve ai forum e riviste critiche che perdono di credibilità e non serve agli autori che sanno benissimo che è solo un modo per accrescere il proprio ego.
Voglio parlare di una mia esperienza personale. Il mio primo lavoro per l'Insonne( ovvero l'anno scorso) l'ho ottenuto nello studio di Mauro Boselli e Moreno Burattini, ho portato ogni mese delle tavole prova per ricevere consigli e tentare di entrare nello staff di Dampyr fumetto che seguo da sempre. Per mesi ho provato e portato tavole su tavole da Mauro Boselli che elargiva consigli che mi facevano crescere in maniera esponenziale.
Devo ammettere che ho attraversato periodi di sconforto, ma malgrado le numerose volte che sono stato respinto ho il massimo rispetto e stima professionale per Mauro Boselli proprio per questo motivo. Mi ha detto che mi ha trovato simpatico ma il mio stile non era adatto al suo fumetto e vorrei ci fossero più persone come lui che valutano gli autori in base alle qualità e alle esigenze della testata.