mercoledì 25 luglio 2007

Guardare da lontano.

Gigi è riuscito a vincere, ha dimostrato che la cultura e l'arte ancora possono farsi ascoltare.
Non sò quanti di voi abbiano seguito la vicenda che ha coinvolto il Teatro Brancaccio, Gigi Proietti e Maurizio Costanzo.
Riporto un'articolo da questo sito

TEATRO/ PROIETTI: COSTANZO NON MI CHIAMA? IO NON VOGLIO PARLARCI

Giulietti: "Burocrazia non deve vincere sulla genialità"


Roma, 21 lug. (APCom) - "Una vicenda dolorosa. Una delusione profonda. Sto pensando se mi convenga mollare. E fare solo alcuni spettacoli da qualche parte. Queste cose uccideremo un toro". Gigi Proietti, storico direttore del Teatro Brancaccio che ha portato ad essere il quarto teatro italiano come presenze di pubblico, nell'intervista rilasciata al sito di Articolo21 esprime tutta la sua amarezza per la decisione della proprietà di sostituirlo con Maurizio Costanzo. "Che poi quello magari finisce per portarsi via anche il Globe Theatre. E poi si mette pure a recitare...".

"Si figuri che con il 'grande anchorman' - ha detto Proietti - ci avevo discusso tre giorni prima, parlando di una delle date possibili di un suo spettacolo da mettere in cartellone. Lui era chiaro che già lo sapeva ma ha fatto finta di nulla. Sono tante le cose che in questa vicenda mi hanno amareggiato e dato fastidio. Non ultimo il tentativo velato, ma neanche tanto (e più lo affermo e più non lo riportano) di strumentalizzare politicamente anche questo: e allora lo chiarisco una volta per tutte: Veltroni è stato l'artefice del successo del Brancaccio".

Proietti non ha ricevuto alcuna telefonata dal neo designato direttore. "A questo punto sono io a non avere granchè voglia di parlarci. D'altronde lui ha detto che ha molto da fare per telefonarmi. E che solo lui? Io devo andare in vacanza. Che è cosa ben più importante che parlare con Costanzo. E poi non ho voglia di polemizzare con lui anche perché io ho fatto spesso critiche contro enti istituzioni, teatri stabili non contro una persona singola. E poi a che a servirebbe. Ha trovato lo zuccherello figuriamoci se lo molla...".

"Da troppo tempo in questo paese gli apparati burocratici stanno prevalendo sulla genialità, sul talento e sulla creatività - afferma il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti - Siamo sicuriche la città di Roma, e non solo, sapranno rispondere nel modo migliore meditando su un nuovo progetto attorno a Gigi Proietti e alle sue proposte. Quanto è accaduto non è offensivo solo nei confronti di Proietti, e non sarebbe poco, ma anche nei confronti di autori, attori e spettatori che avevano preso fiducia nel progetto del teatro Brancaccio e di chi lo aveva gestito".

E' stata fatta una raccolta di firme per dire basta! Per difendere un artista che fà bene il suo lavoro chi vuole può vedere nel sito del Teatro Brancaccio
Oggi tutto ciò che è cultura ed è arte viene cancellata per renderci più ignoranti e malleabili.
L'ignoranza è pericolosa porta ad affievolire la capacità di percepire la realtà e ci rende suggestionabili e poco critici.
Spesso mi stà capitando di essere male interpretato in quello che scrivo in forum e nel blog stesso, sarò dislessico? O semplicemente schizzofrenico con manie omicide? Devo ammettere che preferirei l'ultima mi permetterebbe di integrarmi benissimo in questa società autodistruttiva in cui si muore dal caldo e si incendiano i boschi.
Immagino un extraterrestre che arriva e dice:
-volevo conquistare questo pianeta, ma se torno tra dieci anni evito di levare le erbacce e i vermi che infestano il terreno-
Ma quale società si può definire civile ed arrivare ad autodistruggersi? Uno guarda e ascolta, osserva si estrania per un attimo dal contesto e osserva il tutto da lontano, e l'unica cosa che può pensare è, ma son dei deficienti.
I giornali inglesi ci accusano di avere media che creano solo veline e donnine che puntano solo sulla loro fisicità, vero non fà una grinza, ma lo splendido Lucignolo (programma che andrebbe meglio se proiettasse film porno, almeno dimostrerebbe di essere meno ipocrita), ci mostra che anche in Inghilterra esistono i locali hard, ma cosa caspita centra!!!!.
Stiamo andando verso un autoestinzione di cui tutti si accorgono ma che fingono di non vedere.
Stiamo bruciando ma continuamo ad avere negozi con i pinguini dentro, c'è tanto freddo che tengono aperte le porte per riscaldare il clima interno; osservate da lontano, non pensate che sia stupido?
Uomini in giacca e cravatta in auto con i finestrini chiusi e aria condizionata a 15°, da lontano, stupidi.
E' come se attendessimo l'autodistruzione sperando che qualcuno risolva il problema al posto nostro.
Si guarda al problema delle pensioni, degli extracomunitari, delle carenza energetica (si vuole investire nel carbone) ma ci stiamo estinguendo a causa nostra, ma che cazzo me ne frega della pensione!!!
I giornalisti non fanno più il loro mestiere e nei telegiornali del nano calvo con la moquette in testa fanno il gossip, affiancano a notizie su morti e tragedie al calendario dell'ultima delle inette con delle belle tette.
Ogni notizia prevede l'extracomunitario all'interno, paura paura, viene l'uomo nero e ti prende, ma ci hanno preso per bambini deficienti? Si e hanno ragione.
Mi guardo in giro e non vedo reazioni.
Ormai siamo schiavi di noi stessi, non abbiamo il coraggio di far valere i nostri diritti nemmeno quando son stabiliti per legge, non cooperiamo più, non comunichiamo, siamo troppo egoisti per farlo, ognuno pensa al suo giardino ormai arido.
Ogni società vive nel raggiungimento di un miglioramento della vita, la nostra generazione stà distruggendo le conquiste che fino ad ora avevamo ottenuto, dobbiamo avere ed ingrassare il nostro ego.

C'è un modo per fare qualcosa, è il momento di far cultura, di parlare di argomenti importanti è inutile dire che non si deve per forza fare discussioni impegnate, che abbiamo bisogno di non pensare alle cose negative...

Un Ca..o è ora che parliamo anche di cose importanti mi sono rotto le p...e di sentirmi dire che quando uno legge, guarda la tv, o vede un film non vuole pensare...Ignorante hai rotto i c......i io voglio cultura, ho bisogno di sapere e son stufo di sorbirmi ciccio baffo e consorte, voglio verità informazione e cultura.

Visto che sono schizzato?

E ora pubblicità...
Stò leggendo, in ritardo, un bel libro che affronta in maniera critica e approfondita un grande autore fumettistico italiano.
L'autore di questo libro ha spesso avuto con me dei contrasti dialettici internettiani e d'altra parte delle splendide chiaccherate a quattr'occhi anzi sei perchè porta gli occhiali, in cui ci si capisce al volo.
Colpa mia o di Internet...boh!
Il libro è questo:
Fabrizio Lo Bianco ci accompagna nello scoprire Sergio Toppi autore e uomo, una parte importante della nostra storia del fumetto italiano e devo ammettere che questo libro rende giustizia ad un maestro dell'arte illustrata e fumettata.
Ho trovato bellissimi i ricordi di Battaglia collega e amico di Sergio Toppi.
Un libro scritto con passione e professionalità che si legge come le biografie dei grandi artisti.
Un libro che consiglio a tutti.

A proposito di arte vi consiglio la visione di un'opera cinematografica tutta italiana, forse il più bello o brutto film di questi tempi, una luce alla fine del mediocre tunnel cinematografico italiano.

Presento...Le Avventure di Capitan Ciurrasco di Davide La Rosa e Artemisia80 il sito lo trovate nei miei link...è un genio.



Ed al termine di questo post-sfogo uno dei miei fumetti più articolati e interessanti.

...Misteroooooo


martedì 10 luglio 2007

Il fumetto è Arte?

Stimolato come sempre dalla lettura di altri blog, anche in questo caso e per la seconda volta da quello di Fabrizio Lo Bianco, ho deciso di intraprendere un discorso che spesso si fà per quanto riguarda il media fumetto.
La domanda che spesso ci si pone è, il fumetto è Arte?
Essendo per lo più un prodotto ad uso di massa viene considerato distante da un concetto di Arte e più vicino ad un opera artigianale.
Questo discorso di artigianalità del fumetto è verissimo, questo presuppone la capacità di fare un prodotto con tutti i crismi del buon lavoro, con dignità e che svolge la sua funzione al meglio.

Adoro Internet perchè in un attimo puoi entrare in Wikipedia e prendere delle definizioni per spiegare meglio dei concetti.
La definizione che dà Wikipedia di Arte è questa:

-L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana - svolta singolarmente o collettivamente - che, poggiando su accorgimenti tecnici e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza, porta a forme creative di espressione estetica.-

Poi ci son state molte definizioni di Arte nella storia, ma quella che viene utilizzata oggi è questa:

-Una definizione odierna di Arte che fa comprendere meglio la struttura del processo creativo ed il suo carattere aperto è quella fornita da Carlo Sarno : " L'arte è una attività-olistica costituita da una attività-teorica fondata sull'intuizione che determina una attività-pratica in cui il valore dell'opera realizzata risulta individuato dal suo significato etico, estetico e spirituale ".-

Il fumetto è arte? Ebbene si, a malincuore per tutti quelli che tale non lo considerano, perchè rientra nella definizione.
Come si può non dire che l'opera di Hugo Pratt non rientra nel concetto di arte ma è solo un buon prodotto artigianale?
Attenzione, non è che Pratt in vita andasse in giro a dire io sono un artista, ma è stato denominato in questo modo da chi ha trovato nelle sue opere quei significati per definirlo tale.
E' stato citato nel blog di Fabrizio Lo Bianco (andate a visitarlo perchè merita) il concetto espresso da Sergio Toppi sulla sedia a tre gambe; se un autore disegna una sedia a tre gambe non è un artista colto, ma è uno che nasconde il fatto di non saper disegnare una sedia a quattro gambe. Questo può capitare il più delle volte ma non sempre può essere vero.
Se io disegno una sedia a tre gambe e faccio una scelta motivata e che racchiude in sè un concetto non sono un pessimo disegnatore, ma semplicemente mi occorre quel tipo di sedia per comunicare ciò che voglio dire, per cui quella sedia diventa un "codice".
Oddio mi fermo qui altrimenti entro nel discorso di cosa sono i codici e non ne esco più...
Si è parlato anche del percorso artistico, cioè, Picasso prima di diventare cubista ha imparato il disegno di maniera.
Tutto vero, questo è il percorso di Picasso, ma ognuno fà il suo e non è detto che chi non parte dal disegno di maniera non possa essere definito artista.
L'artista non si definisce mai tale, non può farlo, o meglio non ha senso; fondamentalmente è un artigiano che fà bene il suo lavoro ma che nella sua ricerca porta nuova linfa nel campo in cui lavora, a tal punto che la società, intesa come noi tutti, lo definisce tale.
Quando mi capita di affrontare certi discorsi alle fiere o semplicemente alle cene tra fumettisti ho l'impressione che tanti professionisti non siano preparati sull'argomento, ho l'idea che non affrontino il fumetto come linguaggio maturo ma come semplice prodotto artigianale di maniera.
Se guardiamo al cinema, che è un prodotto di massa, non parliamo solo di artigianato ma anche di arte, cioè ci sono registi che oggi vengono definiti artisti, ad esempio Kubrick, Wenders,Burton etc
Nel fumetto invece si rifugge dalla parola arte come se non si fosse preparati a sobbarcarsi questa responsabilità, o forse manca semplicemente un'analisi culturale di questo linguaggio.
Adoro citare Umberto Eco e il suo Apocalittici ed Integrati perchè è il primo "autore colto" che analizza in modo serio e preciso il media fumetto.
Io ho studiato fumetto all'Accademia di Belle Arti con il professor Enrico Fornaroli il quale illustrava la regia, lo stile e le tecniche del fumetto come lo si fà per un'opera di Picasso o Raffaello in storia dell'Arte, forse è per questo motivo che trovo normale dire che il fumetto è arte come non lo è, dipende dai casi.

Ditemi se questi non sono artisti e ne esistono tantissimi che non ho citato e me ne dispiace.